Le prime parole del mio primo post del mio blog. Uh, eccole ce l'ho fatta a metterle in fila! La prima frase è andata, parole a caso per sbloccare il panico da foglio bianco. Anche se elettronico, anche se la frase non è effettivamente una vera frase..niente verbo, niente complemento oggetto.. Una frase nominale, quasi un titolo.. Alla fine va anche bene. Ah, perdnatemi se mi perdo in queste analisi della scrittura, alla fine sono una "linguista", deformazione professionale! :P Potrebbe succedere spesso nei prossimi post, già porgo le mie scuse se vi annoio..
Un primo ringraziamento particolare se mi trovo qui a ballare il tip tap con le dita sulla tastiera va alla mia amica Caterina, lei che, al contrario della sottoscritta, con la tecnologia ha molta dimestichezza e ha mi ha dato un pò di dritte per far si che anche io mi creassi questo diario on-line! Il suo blog merita una visita per questo se già non lo avete scrivo l'indirizzo:
cenina-caterina.blogspot.com. Eccolo! Tra le righe appena scritte leggete anche "Ovviamente ogni elemento decorativo-funzionale nuovo che apparirà su questo blog sarà opera sua o mia sotto sue istruzioni!
Ora però vi spiego il titolo al post: "taglio netto al bracialetto". Ovviamente non si trattava di un braccialetto d'oro a non so quanti carati, né d'argento, né un braccialettino coloratissimo del marocchino che NON TE LO VENDE MA TE LO INCOLLA ALLA MANO DICENDOTI CHE E' UN REGALO PERCHE SEI TANTO CARINA appena lo incroci per la strada (il maiuscolo non è casuale) E POI TI SENTI UNA MERDA SE NON GLI DAI NIENTE, ma era il braccialetto del Play Art. Entriamo nella descrizione dettagliata. Era il pass per poter liberamente entrare ad ogni concerto/mostra/spettacolo teatrale che è stato organizzato nella nostra cara città di Arezzo durante la scorsa settimana. Il mio pass è stato guadagnato onestamente dopo avere lavorato come maschera al primo concerto di presentazione, ospite l'ormai in là con gli anni Patti Smith, veterana di Woodstock..che dire..le è proprio rimasto nel cuore.. Lo dico con un lieve sarcarsmo se non si è capito, dopo che l'abbiamo vista tutti scatarrare durante una canzone. Succede eh..
Ma poi i cncerti si sono susseguiti, ed è stata una escalation di sorprese ed entusiasmo. A cominciare dai gruppi locali formati da quei ragazzi con cui hai fatto le scuole medie e che rivedi a cantare e suonare magicamente sul palco davanti ad una folla di persone che ascoltava e apprezzava, per poi passare al concerto della grande Tracy Chapman. Mitica. Ad ascoltarla eed a cantare con lei persone di tuttele età, tutte con la stessa emozione. Una cantante che resta nel tempo e canta canzoni senza tempo. Ascolarla è viaggiare, la sua esperienza è l'esperienza di tutti e se non la si è provata lei è in grado di descrivercela con eccellenza, sensazioni comprese. Elogio alla Tracy, elogio anche alle esaltanti scenografie di Vinicio Capossela, all'aria di magia che ha portato sul palcoscenico. La parola non è casuale, il suo concerto è veramente stato anche teatro. Gran finale con i Negrita, gruppo aretino che ovviamente è riuscito a radunare molti aretini a godersi lo spettacolo e a cantare a squarciagola!
Stasera però siamo stanchi ed era necessaria una corsettina per buttare fuori dai pori un pò di tutta quella polvere mangiata a fare il pogo sotto il palco! Sempre per poi godersi al massimo la cena e sbracarsi sul divano con il cane al fianco e il rumore dei ricordi che si fanno parole sullo schermo del computer.
Sembra abbastanza per il primo post?
Buonanotte lettori, a presto!
Yours,
Vane