La scorsa notte ho sognato di mettere delle parole, un quaderno e la mia agenda/diario nel congelatore. Andavano conservati bene. E a lungo tempo. Il quaderno era uno che ho comprato di recente, un bel raccoglitore rosso scarlatto nel quale andranno tutti gli appunti del semestre, insomma un oggetto importante, fondaemntale al momento. L'agenda è tutta me adesso. E' preziosa, qualificata da una carica affettiva inestimabile, contiene già ricordi, custodisce segreti e progetta piani futuri e conserva pagine color ocra ancora finissime, dolci, da riempire (fatto caso alla consonanza "color ocra ancora..? ah pperòò!). Sicuramente un bene di altissimo valore. Ed infine le parole. Sì, anche quelle mettevo nel congelatore. Sono sicura fossero parole sentite la sera prima, tanto dense di emozione da assumere una consistenza. Fatte per essere messe lì, incastonate in luogo segreto e magico, cristallino. Fatte per essere rese immutabili, per essere viste e rilette ogni volta che lo si necessiti, sempre dello stesso colore caldo, pronte a fare rivivere un momento, uno di quelli che riprende la palpitazione al cuore per un secondo al solo pensiero.
Il pensiero nel sogno diventa immagine, nell'interpretazione poi si stabiliscono quei meccanismi di combinazione immagine e significato.
E se fosse:
Vane=Freezer
Oggetti affettivi+colore rosso=Cuore
Yours,
Vane
(mani fredde, cuor sincero)